sabato 14 gennaio 2012

Conclusioni...

Rispetto alle attese iniziali hai fatto progressi?


Alla fine di questo primo modulo di tirocinio posso affermare di essere soddisfatta: mi sono messa alla prova ed è andata bene, quando ho iniziato il percorso ero preoccupata, titubante e invece mi sono sentita sicura e serena. Tuttavia, credo che sia stato soprattutto merito della presenza costante e discreta delle maestre pronte a venirmi in aiuto: io ero l'"allieva" e loro da insegnanti si sono rese invisibili (fading) e sono diventate, durante quelle ore, il mio supporto (scaffolding), sperimentando in prima persona strategie studiate e amate e che vorrei a mia volta mettere in pratica...

Puoi fare una valutazione delle competenze acquisite? 

Se provo ad immaginarmi per quattro ore da sola con ventisei bambini avverto ancora una certa ansia, tuttavia ho visto che per gestire bene una sezione, oltre alla predisposizione, alla dedizione, all’amorevolezza, all’attenzione, ad un pizzico di creatività e di allegria (mi rendo conto che non è poco, ma credo che siano ingredienti fondamentali per chiunque voglia essere e diventare sempre più un catalizzatore e un sostegno nella crescita dei bambini) è indispensabile l’organizzazione. 
I tempi, gli spazi e le attività ben programmate, i piani “b”, cioè le attività alternative se qualcosa non dovesse funzionare, sono elementi per una giornata serena in sezione.
Sono soddisfatta perchè mi piace l'argomento scelto per l'unità (le emozioni) e perchè ho constatato quanto il metodo checi è stato insegnato per programmare sia entrato a far parte del mio modo di pensare e di operare.
Infine, sono soddisfatta e contenta di aver potuto adottare una metodologia narrativa per la mia unità e di aver riscontrato quanto le storie siano affascinanti e attraggano l'attenzione anche dei bambini piccoli!...
  

Ora quali saranno i prossimi obiettivi per la tua professionalità? 

Obiettivi a lungo termine: continuare a crescere nelle relazioni, nell'affettività, nell'autorevolezza…
Obiettivi a medio termine: acquisire abilità nell'osservazione e nella rilevazione dei bisogni dei bambini, saper valutare con precisione i prerequisiti per poter programmare attività finalizzate al loro reale bisogno e sviluppo, liberare e sviluppare la mia creatività da sfruttare con i bambini! :D

sabato 3 dicembre 2011

Un percorso sulle emozioni

Tra giovedì e sabato ho condotto il mio mini percorso con i bambini della scuola dell'infanzia.
Quando ho chiesto alle maestre quale argomento potevo trattare, per inserirmi nella programmazione senza stravolgimenti, mi hanno consigliato un'attività sull'autunno. Sono state molto gentili e disponibili, mi hanno dato consigli, messo a disposizione materiale, guide, riviste...ma avevano sviscerato l'argomento! Così ho cercato qualcosa che riguardasse le emozioni e ho trovato due piccole storie di animali legate all'autunno: Il gatto coccolone e Il granchio dispettoso
Attraverso le storie volevo raggiungere un obiettivo minimo: il riconoscimento della rabbia e della felicità, due emozioni di base. Le attività sono state: l'ascolto della lettura, la conversazione guidata, la riflessione attraverso la mimica facciale, la postura, la rappresentazione grafica delle emozioni, l'ascolto di canzoni e suoni legati alle storie. Nel racconto mi sono servita di un granchio a mo' di marionetta che si muoveva tra le onde di un cartoncino e del suono del mare (trovato su youtube), mentre per il gattino ho costruito una sagoma di cartoncino (trovata su un sito di disegni per bambini) e poi rivestito con la lana per dare l'idea di morbidezza, di calore (a tal proposito, ho portato anche un cestino con altra lana e un gomitolino per fargliela toccare). 
Entrambe le maestre mi hanno lasciato condurre l'attività in completa autonomia ma mostrando interesse e partecipazione.
Oggi ho proposto una scheda di verifica differenziata per età dove dovevano riconoscere l'emozione e colorarla oppure disegnarla.

Sono soddisfatta perchè i bambini sono rimasti affascinati dalla storia del granchio, quando ho iniziato a raccontarla mi tremava la voce: i bambini sono "giudici" terribili se non riesci a coinvolgerli lo capisci all'istante!Invece, sono rimasti in silenzio anche quando ho finito di leggere e hanno chiesto di raccontarla ancora! Meno riuscita la storia del gatto... 

Sono contenta anche perchè ho potuto constatare l'importanza e il fascino che hanno le storie...per quanto rapiti dai cartoni animati, dalla televisione, se si raccontano loro delle storie i bambini ti chiedono: "Ancora!"... che bello...




Granchio con il  bastoncino per manovrarlo tra le onde del mar

Gatto coccolone rivestito di lana

domenica 27 novembre 2011

Secondo giorno

Sabato, secondo giorno di tirocinio. Pochi bambini, quattordici, una situazione molto più gestibile, più bella. Ancora non conduco il mio percorso, l'ho progettato, ho individuato un solo obiettivo perchè i tempi sono ristretti e l'attenzione dei bambini minima e ne ho discusso con la maestra che ha accolto la proposta.
Dopo aver partecipato alle attività, ho invitato i bambini ad ascoltare una canzoncina sullo schema corporeo e una sul girotondo. Le abbiamo ascoltate e mimate, ma non mi sentivo totalmente disinvolta. Li guardavo e non capivo se erano interessati, se piaceva oppure o no...è importante proporre loro le cose con entusiasmo, creare l'atmosfera e l'attesa (la maestra mi ha aiutata molto in questo).
Questo è un dato fondamentale che dovrò tenere in considerazione quando condurrò il percorso...è difficoltoso perchè bisogna mettersi maggiormente in gioco, nel vero senso della parola!...